Come aprire un’azienda agricola

L’agricoltura biologica ad oggi è da considerare, con un gioco di parole,  un terreno estremamente fertile per chi vuole investire in un mestiere particolarmente redditizio.

Sono infatti molte le persone che avendo capito questo concetto vogliono aprire al più presto un’azienda agricola, ma come fare? Vediamo di capire qualcosa di più di questa materia qui di seguito.

Come partire da zero

Per iniziare in questo ambito serve una forte determinazione, della forza di volontà e la consapevolezza che sarà necessario “farsi le ossa”, in questo particolare settore.

Come consigliato anche dal portale migliorinvestimento.net, un minimo di esperienza sarebbe richiesta: almeno sapere che cosa vuol dire mettere le mani nella terra, conoscere i vari ruoli all’interno di un’azienda agricola, avere un’idea della gestione di terreni e piantagioni, conoscere le procedure di gestione aziendale e cose di questo genere.

Il neofita totale sarebbe meglio che evitasse di buttarsi nell’arena prima di avere fatto almeno un po’ di esperienza come stagista, se è giovane e intraprendente.

Bisognerà infatti apprendere la parte tecnica e manageriale del mestiere per poi valutare, in base al tipo di coltura, quale estensione dovrà avere il terreno e quale sia il sistema di gestione migliore.

Come si apre un’azienda agricola?

Dal punto di vista burocratico, aprire un’azienda agricola non è diverso dall’aprire qualunque altro tipo di attività. Anche in questo caso bisognerà aprire una partita IVA, registrare l’attività alla Camera di Commercio, aprire una posizione INPS e, in alcuni casi, ottenere un permesso ASL.

Per diventare un imprenditore agricolo professionale, in sigla IAP, bisogna ottenere un diploma o una laurea in agraria; in alternativa sarà sufficiente anche aver frequentato un corso apposito regionale, o avere un’esperienza dimostrata sul campo da almeno 3 anni.

Inoltre, per essere considerato un professionista in questo settore, l’attività agricola deve rappresentare almeno il 50% del tuo reddito totale da lavoro.

Quanto costa aprire un’attività agricola?

Il costo per l’apertura dell’attività agricola è diverso da caso a caso, ovviamente, ma per quanto riguarda l’apparato burocratico possiamo dire che il costo del commercialista si aggira su una spesa annuale che va dai 500 ai 1500 euro.

I contributi INPS invece si attestano intorno ai 3000 euro annui, mentre le spese per macchinari e attrezzatura sono da valutare di caso in caso.

Per fortuna il settore agricolo beneficia di alcune agevolazioni che vanno ad alleggerire il carico fiscale. In particolare se l’azienda non supera il fatturato di 7.000 euro annui, si può entrare nel “regime fiscale esonero”.

Questa speciale categoria permette all’azienda agricola di non essere obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi, a emettere e registrare fatture o scontrini fiscali ai privati, liquidare e versare imposte, dichiarare IVA, presentare lo spesometro.

Un’impresa agricola che gode dei benefici del regime fiscale di esonero deve soltanto conservare le copia delle autofatture che si andranno a fare se il cliente è un’impresa non in regime di esonero.

Cosa fare subito

Senza dubbio la prima cosa da fare è andare da un commercialista ed esporre le tue intenzioni, andando così a valutare tutte le procedure burocratiche del caso e i costi.

Inoltre sarà necessario rivolgersi ad un tecnico o dottore agrario per capire quali eventuali autorizzazioni specifiche servono per operare nel campo da te scelto.

A questo punto dovrai tornare dal commercialista e iniziare tutta la serie di adempimenti necessari che abbiamo visto sopra: apertura partita IVA, iscrizione INPS e INAIL, iscrizione Registro delle imprese. Eventualmente in seguito se crei un marchio potrai registrarlo per tua tutela.

Il difficile mondo dell’agricoltura

Lavorare nella natura ed in collaborazione con essa è senza dubbio uno dei mestieri che danno maggiori soddisfazioni, a chi piace il contatto con la terra e i suoi frutti.

Vi è però da dire che è un lavoro molto difficile, ostico e che non sempre offre grossi risultati economici fin da subito. La pazienza e la costanza in questo tipo di impresa è semplicemente fondamentale.

Non tutti gli anni sono uguali: questo è importante ricordarselo. I raccolti possono avere risultati differenti per tutta una serie di motivi, e che bisogna imparare a valutare e, quando possibile, prevedere.

Vi è comunque da tenere presente questo fattore ed è necessario sviluppare un’abilità a saper gestire l’azienda con attenzione sia negli anni particolarmente fecondi che in quelli meno generosi.

Ogni impresa di successo deve mettere in preventivo dei sacrifici e non può esimersi da un’ottima conduzione e dei buoni canali di distribuzione.

Chi apre un’azienda agricola lavora anche la domenica e nei giorni festivi: le piante non vanno in ferie! Hanno bisogno di cure anche quando è festa.

Inoltre sarà necessario lavorare anche dopo il tramonto visto che se si tratta di prodotti biologici, gli antiparassitari sono fotosensibili e sono quindi utilizzabili solo quando non c’è più il sole.

Chi ha un’azienda agricola deve considerare sempre che un evento meteo avverso, può compromettere il raccolto. Per questa ragione bisogna prendere tutte le precauzioni possibili.

In ultimo, chiunque voglia entrare in questo tipo di attività, deve mettere in conto che serviranno molte ore di lavoro anche nel gestire la parte commerciale, burocratica e fiscale.