Articolo a cura dell’Avv. Enrico La Malfa del sito registrareunmarchio.it
Molti si chiedono se sia necessario registrare un marchio anche nel settore delle creazioni artigianali. C’è chi realizza vestiti sartoriali, chi crea gioielli o articoli di bigiotteria, chi realizza pitture ad olio. Quello che certamente accomuna tutti questi lavoratori è la soddisfazione personale per le proprie creazioni e il desiderio di far sapere a tutti che sono stati loro i primi a creare quel determinato abito, braccialetto o dipinto.
Più che in altri settori, forse, la creazione individuale è determinante e viene sentita molto forte la volontà di proteggere le proprie creazioni, percepite come frutto originale di un lavoro unico.
Nel mondo degli artigiani e dei creativi, che siano professionisti o hobbisti, molti si chiedono se sia necessario o comunque consigliabile tutelare le proprie creazioni e si interrogano sulle spese che possono essere legate alla protezione delle loro opere. Occorrerà tutelarle tutte, in quanto diverse fra loro? Come poter avere una garanzia di non copiatura, magari spendendo poco?
Pochissimi di loro si sono trovati a dover affrontare la questione della tutela delle proprie creazioni e non sanno neppure dove reperire le prime informazioni per attivarsi in tal senso. Tutti, però, ritengono importante che i clienti o potenziali tali sappiano che loro sono stati i primi a creare un determinato oggetto e soprattutto che sono gli unici a realizzare quel prodotto così originale, che tale dovrebbe rimanere.
Proviamo quindi a vedere insieme in questo articolo come si procede alla Registrazione del Marchio e a poter apporre il noto simbolo ®.
Se vuoi tutelare le tue creazioni artigianali e contrassegnarle con un segno unico che tutti i consumatori potranno riconoscere sul mercato, così da distinguere i tuoi prodotti da quelli di altri soggetti e da poter ripetere l’acquisto in futuro, devi pensare alla registrazione del tuo marchio. Contrassegnare i tuoi prodotti con un marchio registrato ti permetterà di dare alle tue creazioni una identità esclusiva.
Potrai registrare un marchio anche come persona fisica, anche ove tu non avessi ancora aperto una partita iva per la tua attività creativa. In attesa di seguire tale adempimento fiscale, potrai intanto portarti avanti per la tutela delle tue creazioni, prima che le stesse vengano apprezzate e copiate da altri.
Con la registrazione del marchio sari l’unico a poter fare utilizzo esclusivo del segno scelto e potrai impedire a chiunque altro di avere un marchio uguale o simile al tuo per prodotti che appartengono alla stessa categoria merceologica (quindi, ad esempio, per prodotti di bigiotteria/gioielleria o per capi di abbigliamento).
Il marchio identifica il tuo lavoro e le tue creazioni uniche. I consumatori sapranno sempre che se sui prodotti è riportato il tuo marchio sei tu ad averli creati, mentre se il tuo segno non è riportato sui prodotti saprà che si tratta di un prodotto diverso, proveniente da un altro soggetto.
Il marchio è garanzia di qualità per il consumatore ed è lo strumento che ti permette di distinguerti sul mercato e di farti riconoscere.
Altra cosa è, invece, la protezione dell’estetica dei tuoi prodotti: per questa, puoi pensare di chiedere la tutela delle tue realizzazioni attraverso lo strumento del design registrato, che è però cosa diversa rispetto al marchio.
Cos’è un Marchio?
Il marchio è una parola, un logo, una sigla o un abbinamento di parole e grafica che permette al consumatore di riconoscere i tuoi prodotti sul mercato rispetto a quelli realizzati da soggetti differenti.
Il marchio è il segno che identifica l’origine di un prodotto e che da allo stesso quel valore in più che il consumatore ricerca in fase di acquisto: per la clientela, il marchio sarà garanzia di un determinato stile, di caratteristiche inconfondibili del prodotto, di un appeal particolare che solo quella marca può dare.
Il marchio può essere tutelato con la sua registrazione, cioè con la procedura che garantisce al suo titolare un diritto di esclusiva sul segno richiesto, con cui potrà impedire ad altri soggetti di utilizzare quel marchio o uno con esso confondibile, salvo il suo consenso.
Dove si registra un marchio?
In Italia la registrazione del marchio viene rilasciata dall’UIBM (Ufficio Italiano brevetti e Marchi) presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
La richiesta di registrazione potrà essere presentata direttamente all’UIBM o presso una delle camere di Commercio dislocate sul territorio nazionale, che si occuperà poi di trasmettere la domanda di marchio all’UIBM.
Che differenza c’è tra marchio depositato e marchio registrato?
Quando depositiamo la domanda di tutela del nostro marchio otteniamo dall’Ufficio un numero di deposito univoco. Da tale data il marchio può essere utilizzato per bloccare eventuali concorrenti.
L’UBIM effettuerà un esame formale sui requisiti richiesti dalla legge per la valida registrazione di un marchio e verificherà che sia tutto in ordine nella documentazione, quindi che le tasse siano state pagate regolarmente, che la domanda contenga tutti gli elementi necessari e che la classificazione dei prodotti e servizi (quindi l’elenco dei beni o servizi per i quali viene richiesta la tutela) sia formalmente corretta.
Se è tutto in ordine, pubblica la domanda in un Bollettino dei marchi per eventuali contestazioni da parte di terzi titolari di marchi anteriori. Questi, infatti, hanno la possibilità di are delle contestazioni, bloccando la procedura di registrazione, entro un periodo di 3 mesi dalla data di pubblicazione.
Se non ci sono contestazioni, il marchio viene registrato. Verrà quindi concesso un attestato di registrazione, con il medesimo numero di deposito.
La procedura completa di registrazione, se non ci sono rilievi da parte dell’Ufficio né opposizioni di terzi, ha una durata di circa 6/7 mesi.
Durata del marchio e sua copertura
Il marchio è valido 10 anni dalla data di deposito. E’ bene però sapere che il marchio può essere rinnovato per indefiniti periodi di 10 anni, pagando le tasse di rinnovo dovute all’Ufficio. Se lo si mantiene in vita con il versamento delle tasse, quindi, il marchio non scadrà mai.
Il marchio è valido solo nel territorio nel quale è stato richiesto e per il quale sono state pagate le tasse.
Pertanto, se registro il mio marchio in Italia avrò una tutela nazionale. Se volessi impedire ad un soggetto francese o tedesco di registrarsi un marchio come il mio, dovrei pensare ad una registrazione europea, a copertura di tutti gli Stati membri dell’Unione europea.
Se, invece, fossi interessato al mercato cinese o a quello australiano dovrei pensare ad una registrazione di marchio internazionale, che copra il territorio della Cina o dell’Australia, o ad un marchio nazionale cinese o australiano.
L’importante è chiedere la protezione nei territori nei quali si vuole avere un diritto di unicità.
Quale tutela si ottiene con il marchio
Registrare un marchio non è obbligatorio.
Si tratta però di uno strumento essenziale per ogni attività commerciale. La registrazione del marchio permette infatti di proteggere i propri prodotti (o servizi) contro chi – spesso in maniera del tutto casuale – utilizza un segno che crea confusione con il tuo marchio e che rischia di sottrarti della clientela, sviata da tale utilizzo.
Certo, c’è sempre il rischio che qualcuno copi i tuoi prodotti e la registrazione del marchio non impedisce di per sé la presenza di concorrenti che provano a sottrarti clienti: il marchio registrato è però sicuramente il miglior strumento da avere per difenderti in caso di imitazioni del tuo marchio o di riproduzione delle tue creazioni e sarà di certo la miglior arma da avere per far valere i propri diritti.
Che spese bisogna sostenere?
La spesa per la registrazione del marchio in Italia è di Euro 143 di tasse dovute all’UIBM, per una categoria di prodotti (ad esempio gioielleria, bigiotteria ed orologeria, tutti beni che rientrano in un unico gruppo).
Questa spesa è a copertura di tutti i 10 anni di validità del marchio. Non ci sono costi fissi per ogni anno o altre spese per la registrazione.
Se dovessi avere bisogno di più gruppi di prodotto, allora andrà calcolata una spesa aggiuntiva di Euro 34 per ogni classe merceologica (ad esempio se mi occorrono anche i prodotti dell’abbigliamento dovrò inserire una seconda classe, così come se volessi anche le borse dovrei richiedere la protezione per una terza categoria di prodotti).
Registrare un marchio da soli o con un professionista.
La domanda di registrazione di un marchio può essere effettuata in autonomia.
Il modulo messo a disposizione dell’Ufficio andrà compilato in tutte le sue parti e consegnato all’ente che si occupa della registrazione (come abbiamo visto, l’UIBM di Roma o le singole Camere di Commercio sul territorio nazionale).
Per quanto non sia in genere difficoltoso compilare la modulistica, va tuttavia segnalato che registrare un marchio è comunque attività molto delicata: non solo bisogna fare attenzione ad evitare ogni errore possibile (che potrà portare anche al rifiuto della domanda, con conseguente perdita della spesa sostenuta, che non viene rimborsata dall’UIBM), ma vanno anche prese delle scelte che si rileveranno poi importanti in sede di tutela del marchio.
Non è infatti detto che la cosa migliore sia presentare la domanda di registrazione per il marchio così come lo abbiamo creato noi: a volte, infatti, sono consigliabili delle piccole modifiche o degli accorgimenti per evitare che la domanda venga respinta dall’Ufficio o perché sia poi più facile farla valere nei confronti dei concorrenti.
Segnaliamo che ci sono in Italia diversi Studi professionali che si occupano di registrazione dei marchi, anche online. La cosa migliore, se si vuole procedere affidandosi ad un professionista, è di individuare una Società di Consulenti Marchi o un Avvocato specializzato nella materia della consulenza marchi.