Social Commerce: cosa è e come funziona

Il social commerce sta crescendo sempre di più perché, soprattutto in Cina, combina contenuti, chat, live streaming e condivisione con acquisti al dettaglio in-app, cancellando le distinzioni tra social media network ed e-commerce.

Il nuovo stile cinese di fare business con l’e-commerce è così di successo che potrebbe sconvolgere il commercio al dettaglio negli Stati Uniti e in Europa nel giro di pochi mesi.

Il social commerce non ha ancora una sua collocazione ben precisa in Occidente, dove con questo termine si può descrivere tutto, dal social media marketing alla vendita sui social network. Ma in Cina, il “social commerce” è arrivato a rappresentare una completa esperienza di social-shopping che include:

  • Scoprire un prodotto,
  • Imparare a conoscere quel prodotto,
  • Completare l’acquisto.

L’esperienza del social commerce ha qualcosa di unico e particolare perché è caotico e divertente, ma è anche un po’ coinvolgente.

Come funziona il Social Commerce

Alcune piattaforme di social media, come ad esempio Instagram, stanno già includendo negozi ed elaborazione dei pagamenti in-app.

Detto in modo molto semplice questo è essenzialmente il social commerce.

Negli ultimi anni, soprattutto in America, si discute molto di questa nuova frontiera di vendita online e, già nel 2016, si sono svolte delle simulazione di un’esperienza di social commerce su WeChat che, ad esempio, potrebbe andare così:

Una persona X sta chattando quando un amico condivide un link a una insalata poké, con un nuovo gusto di salse abbinate. La persona X clicca sul link e vede una pagina del prodotto su WeChat.

X compra il pokè con WeChat Pay, programmando la consegna nel suo ufficio la mattina successiva.

Dopo che X completa l’acquisto, WeChat mostra a X il video in diretta di un influencer che spiega come usare un gadget che probabilmente interesserà a X. X guarda e clicca per aggiungere il prodotto al suo carrello, facendo un secondo acquisto prima di tornare al gruppo di chat per spettegolare sulle celebrità.

Anche se non possiamo certo parlare di divertimento allo stato puro, possiamo però dire che su WeChat, la pagina del prodotto è quasi sempre colorata e divertente e il live stream potrebbe essere stato pensato con un mix di dramma, commedia e lancio di prodotti che non si vede spesso fuori dall’Asia.

Ora torniamo a WeChat e cerchiamo di capire meglio come questa nuova frontiera di vendita online potrebbe rivoluzionare i mercati americani e europei.

WeChat da sola ha spinto 250 miliardi di dollari di e-commerce nel 2020 tanto che l’azienda ha clienti in tutto il mondo, compresi i principali rivenditori online in 80 mercati internazionali e 2 milioni di punti vendita fisici.

Ricordiamoci, inoltre, che lo stream video nel giro di qualche hanno potrebbero avere più successo di quanto si possa immaginare.

Le ragioni del successo del Social Commerce

Diversi fattori contribuiscono al successo del social commerce in Cina perché alcuni acquirenti cinesi stanno godendo della loro relativamente nuova appartenenza alla classe media e vogliono avere gli ultimi e più costosi prodotti, soprattutto tecnologici e nel settore food & beverage.

Altri fattori potrebbero includere l’esposizione ripetuta al prodotto, la pressione del gruppo o dei pari nelle situazioni di acquisto sociale, e l’incredibile convenienza visto che in alcuni negozi di alimentari in Cina offrono interi “cesti” di pasti in vendita tramite il social commerce con la consegna prevista in 30 minuti.

Attenzione e sicurezza informatica per i business online

In questi ultimi anni i business online sono diventati delle vere e proprie guerre da un trilione di dollari e l’attenzione e la sicurezza informatica sono così importanti che le più grandi aziende di tutto il mondo l’hanno integrata nella loro infrastruttura.

Due piattaforme tecnologiche, Alibaba e Tencent, possiedono il 90 per cento dell’e-commerce, praticamente tutto il mercato, l’85 per cento dei social media, l’85 per cento dei pagamenti via internet, senza contare che possiedono anche un grande volume di contenuti digitali.

Questa combinazione rende possibile lo stile cinese del social commerce. Se vuoi vendere cestini della spesa mentre qualcuno sta sfogliando un feed social e consegnare quei cestini in 30 minuti, devi essere integrato, con un’attenzione particolare ai pagamenti online o al moneto dell’adempimento.

L’infrastruttura aziendale, quindi, è essenziale per il commercio social. Lo sconvolgimento dell’infrastruttura di vendita al dettaglio potrebbe essere in arrivo se il social commerce sta arrivando in Occidente e molto probabilmente Facebook o TikTok o una società di contenuti potrebbe comprare Target… anche se per ora la mancanza di comprensione da parte delle grandi aziende tecnologiche che la vendita al dettaglio è una componente dello stack è sempre elevata.

Lo “stack” necessario per un social commerce simile a quello cinese richiede che un’azienda abbia social media, capacità tecnologiche, contenuti e un canale di vendita al dettaglio di proprietà o una agenzia di digital marketing che la segua nella pianificazione della migliore strategia di vendita online da adottare.

Se ragioniamo in questo senso Amazon, per esempio, ha la vendita al dettaglio, ha la tecnologia e ha il contenuto (Prime Video). Ha solo bisogno del sociale mentre Facebook ha il sociale ma ha bisogno della vendita al dettaglio.