A ciascun tipo di birra il suo bicchiere: le cose da sapere

Quello della birra in compagnia degli amici di sempre è ormai visto come un vero e proprio rito collettivo. Il gusto del brindisi si prova sia a casa la sera che in giardino o nei locali: l’aspetto esteriore del bicchiere così come quello del suo prezioso contenuto è estremamente importante. Ecco perché occorre prestare un’attenzione extra nella scelta di accessori che possono davvero imprimere un certo stile all’intero happening. Stiamo parlando dei bicchieri da birra, perfetti per le degustazioni ed essenziali per presentare e mettere in evidenza le caratteristiche organolettiche della bevanda nella sua complessità.

In sintesi, per essere certi di bere una buona birra bisogna controllare che essa venga servita nel giusto bicchiere. Ci sono alcuni consigli e linee guida da seguire per riuscire a destreggiarsi tra le moltissime tipologie di bicchieri da birra che si trovano in circolazione. Per prima cosa sarà corretto affermare come sia essenziale servire la birra in un bicchiere che sia stato appena bagnato con l’acqua fredda.

Prima della spillatura dovrà anche essere tenuto inclinato, in modo tale da ridurre l’attrito e scongiurare fastidiosi shock termici. Il movimento della birra che fluisce lungo le pareti del bicchiere consentirà che si formi un cappello di schiuma. Quest’ultimo ha il compito di proteggere la birra stessa dal processo di ossidazione. E’ importante anche poter apprezzare le gradazioni del colore che contribuiscono a identificare il prodotto e la sua storia.

Valorizzazione di aromi e schiuma: viaggio tra forme e design

Per quanto riguarda una prima differenziazione, quando si tratta di abbinare il bicchiere alla birra, si possono distinguere: birre lager, ale e ale di frumento. Ciascuna di esse ha un bicchiere di riferimento: le prime richiedono un bicchiere dalla forma stretta e lunga, che non disperda gli aromi semplici e offra una minore superficie a contatto con l’aria, le seconde sono maggiormente complesse dal punto di vista aromatico, quindi sono esaltate dai bicchieri con forma di coppa i quali sono bassi e più ampi, infine l’ultima tipologia – inserita tra le ale ma delicata come le lager – dev’essere servita in bicchieri slanciati. Il rito del brindisi con gli amici incrociando i boccali di birra rientra ormai nelle abitudini di ciascuno di noi, proprio come la cerimonia del té che si beve in compagnia il pomeriggio.

Vediamo adesso una carrellata dei bicchieri da birra più apprezzati e diffusi, in modo da orientare correttamente la scelta. C’è la pinta tipica delle birre stout e ale irlandesi e inglesi, il balloon che si accompagna alle bevande più aromatiche e il mass che mantiene la birra fredda ed è il tipico boccale tedesco. Senza dimenticare l’altglass, sottile e di forma cilindrica pensato per le altibier e il weizenbecker che è perfetto per controllare la schiuma e ha una svasatura finale. Sono molto diffusi i calici: ci sono quelli ‘a chiudere’ (pils e lager) e quelli ‘ad aprire’ (birre aromatiche e d’abbazia), inoltre sta prendendo sempre più piede anche in Italia il teku ovvero un calice da degustazione pensato per esaltare qualsiasi tipologia di birra (ma soprattutto quelle artigianali) regolandone gli aromi.

Breve storia dei bicchieri da birra nelle epoche

La storia dei bicchieri e prima ancora dei contenitori per bere affonda le sue radici indietro nel tempo, basta pensare che i primi ad essere utilizzati allo scopo furono oggetti presenti in natura come conchiglie, corni scavati e cortecce ma non solo. Il vetro è un’invenzione che è stata attribuita ai fenici: sembra che siano stati anzi la prima popolazione a mettere in commercio recipienti in vetro trasparente. Le tecniche di lavorazione di questo materiale, divenuto ben presto di uso comune, si moltiplicano e consentono in breve tempo di arrivare a effettuare produzioni su larga scala.

Con la caduta dell’impero romano e la conseguente frantumazione culturale si hanno ripercussioni nella vita di tutti i giorni e nelle abitudini. E’ possibile vedere traccia di questo anche nei bicchieri, che si legano a forme nuove e alle tradizioni locali. Molti dei moderni bicchieri da birra sono derivati dagli antichi bicchieri di forma conica o a corno, spesso senza piede. La produzione del vetro riparte nelle botteghe e nei laboratori di Venezia nel Cinquecento: le forme si evolvono e arricchiscono di nuove caratteristiche e dettagli. Avviene in questa epoca e nelle successive il trasferimento delle tecniche di produzione in Paesi quali l’Olanda, la Spagna, la Germania e la Francia. Localmente si sviluppano poi forme di bicchieri che si legano agli usi di ciascun popolo e in particolare alle abitudini in fatto di birra.

Dalla seconda metà del Cinquecento, specialmente in Germania, si iniziano a produrre boccali non più soltanto in vetro ma anche in legno, argento, ceramica e porcellana. E’ presente un solo manico e le dimensioni si fanno più ampie se messi a confronto con i bicchieri classici. Siamo giunti quindi a un punto di svolta, che sarà cruciale per lo sviluppo nei secoli a venire dei bicchieri da birra e relativa cultura. Molte delle forme che oggi chiamiamo ‘tradizionali’ provengono da questa epoca storica.