Come somministrare lo sciroppo ai bambini

Imparare a somministrare lo sciroppo ai bambini è di fondamentale importanza, dal momento che si parla della forma farmaceutica più diffusa in età pediatrica. Tanti mucolitici, ma anche parecchi antipiretici, antibiotici e farmaci per la tosse stizzosa, sono in forma di sciroppo. 

Quando deve essere dato lo sciroppo

Non tutti gli sciroppi sono uguali, anche per ciò che riguarda gli orari di somministrazione: alcuni vanno assunti una volta ogni 8 ore, altri una volta ogni 24 ore, e così via.

Se il pediatra non fornisce indicazioni, è bene andare a controllare sul foglietto illustrativo se lo sciroppo deve essere assunto a stomaco pieno o a stomaco vuoto: in questo caso, bisogna aspettare almeno un paio di ore dall’ultimo pasto e attendere circa un’ora prima di quello successivo.

Guida all’utilizzo della siringa per la somministrazione

La somministrazione di un medicinale liquido come lo sciroppo richiede il rispetto di alcune semplici ma appropriate precauzioni.

Gli sciroppi in commercio, di solito, vengono forniti con una siringa graduata, come quelle distribuite dal brand farmaceutico Althena, dove è riportata anche la dose, espressa in millilitri o in milligrammi: ovviamente è opportuno accertarsi con attenzione dell’unità di misura indicata. In alternativa si potrebbe utilizzare anche un contagocce.

È necessario tenere il bambino in posizione eretta in braccio e aspirare fino al segno richiesto dalla dose. La siringa non deve mai essere orientata direttamente verso la gola del piccolo, in quanto così facendo si provocherebbe la tossa o addirittura un contato di vomito.

I consigli per una somministrazione efficace

 In presenza di un bambino già abbastanza cresciutello, è auspicabile adottare un atteggiamento fermo ma al tempo stesso gentile, frutto della consapevolezza che ciò che si sta facendo è la cosa migliore. In base all’età, si può adoperare il cucchiaino graduato che funge da dosatore, già presente all’interno della confezione, o una siringa graduata; sarebbe preferibile, invece, evitare di utilizzare cucchiaini o cucchiai domestici.

Un consiglio degli esperti è quello che raccomanda di coinvolgere il bambino nella preparazione, per esempio chiedendogli se preferisce prendere lo sciroppo prima o dopo mangiato, ovviamente tenendo conto delle indicazioni presenti sul bugiardino. 

Come comportarsi con un bambino piccolo

 La situazione potrebbe risultare un po’ più complicata con un bambino piccolo, al di sotto dell’anno di età. In questo caso, in presenza di un rifiuto o comunque di un comportamento che rende complicata la somministrazione dello sciroppo, può essere utile farsi aiutare da qualcuno. L’altra persona dovrà tenere il piccolo in un lenzuolo, così che non abbia le mani libere per rifiutare la siringa. Anche in questa circostanza vale l’opportunità di dare al piccolo qualcosa di freddo, al fine di limitare la percezione del sapore.

Qualora il bambino non abbia intenzione di aprire la bocca, occorre premere sulle guance con due dita o sul mento verso il basso, in modo che si riesca ad appoggiare la punta della siringa.

Che cosa fare se un bambino non vuole lo sciroppo

 Se si ha a che fare con un bambino di più di un anno che non intende bere lo sciroppo, può essere consigliabile farlo assumere insieme a un cibo con un gusto molto forte, tale da nascondere il sapore dello sciroppo, o a un dolce, come del gelato, un po’ di yogurt o un succo di frutta.

Un altro rimedio efficace è quello di fare succhiare al bambino un pezzettino piccolo di ghiaccio (meglio ancora se si tratta di un ghiacciolo o di ghiaccio tritato, in modo da prevenire qualunque rischio di soffocamento): come noto, la sensibilità delle papille gustative viene fortemente limitata dal freddo. Ad ogni modo il farmaco non deve essere diluito in modo eccessivo, perché se no la somministrazione andrà troppo per le lunghe, e si rivelerà comunque non gradita.

Quali accorgimenti usare per conservare lo sciroppo

 Il farmaco deve essere collocato in un luogo adeguato, sempre in base alle indicazioni contenute nel foglietto illustrativo, e in ogni caso in un posto in alto in cui non possa essere raggiunto dal bambino, meglio ancora se inaccessibile alla vista.

Nel caso in cui nei 30 minuti successivi alla somministrazione il piccolo vomiti lo sciroppo, è necessario provvedere a un’altra somministrazione. È opportuno consultare il proprio pediatra sia nel caso in cui non si sia stati in grado di somministrare la dose di sciroppo adeguata, sia nel caso in cui si ritenga di aver dato una dose eccessiva di medicinale. In questa seconda eventualità non va esclusa la possibilità di mettersi in contatto con un centro antiveleni.