Quali sono i tempi di recupero per il cerchiaggio della retina?

occhi

Il distacco di retina avviene perché la retina si separa dalla caroide. Il campo visivo viene oscurato come se ci fosse un’ombra.

Una parte della retina dunque, non riesce più a svolgere il suo compito. Prima di solito succede che ci siano improvvisi flash di luce (fotopsie) o di corpi mobili nel raggio visivo del paziente.

Il compito della retina è trasformare gli impulsi elettrici in immagini.

Questa patologia porta progressivamente al deterioramento del gel vitreale, fino alla disidratazione e/o liquefazione.

Col tempo avviene il distacco e spesso si verifica in concomitanza ad un decadimento fisico generale.

E’ un evento che tende a verificarsi più frequentemente in persona di mezza età con un grado di miopia medio-elevata. Colpisce all’incirca 1 persona su 10000 ogni anno.

Sia per prevenire questo fenomeno patologico, che per curarlo, (nel caso sia già conclamato) ed in presenza di segnali di rischio, viene eseguito l’intervento di cerchiaggio della retina.

In cosa consiste l’intervento?

Viene inserita una banda in silicone per riavvicinare la retina alla parete.

L’intervento può essere fatto, se il rischio legato alla patologia viene colto tempestivamente, anche a livello ambulatoriale.

In situazioni di maggior complessità è necessario il ricovero, specialmente se il paziente è adulto ed in caso di diagnosi tardiva.

Nel caso in cui si esegua anche una vitrectomia (quando si inserisce una bolla di aria e gas per favorire l’avvicinamento alla parete) è consigliato il ricovero e il riposo.

È necessario che il paziente segua una serie di accorgimenti come tenere la testa in una determinata posizione.

Il decorso post-operatorio non dura molto e non è particolarmente doloroso anche se la prognosi può cambiare paziente a paziente.

Il successo dell’intervento è al 90% dei casi: in ogni caso ci sarà una cicatrice, però va detto che non inciderà in modo particolarmente negativo sul campo visivo del paziente.

A volte può essere necessario fare un successivo intervento, evento causato dalla proliferazione vitreo retinica, un processo non controllabile. L’esito potrebbe essere un nuovo distacco della retina a causa delle membrane cicatriziali.

In tal caso occorrerà eseguire una nuova vitrectomia a base di olio di silicone. Bisognerà poi effettuare una terza operazione per rimuovere l’olio di silicone dopo il periodo di guarigione.

A volte, come abbiamo detto, sono necessari più interventi.

In alcuni casi, per paura, alcuni pazienti scelgono di non fare l’intervento e questo può portare alla perdita completa della vista.

LA CONVALESCENZA

Come abbiamo ricordato precedentemente, la convalescenza varia di paziente in paziente.

Spesso durante il periodo post operatorio, è richiesto un bendaggio e l’uso di farmaci locali per rendere più efficace l’intervento. La convalescenza varia dalle due alle sei settimane.

Il consiglio dei medici è quello di evitare di fare troppo sport ed eccessivi sforzi nei primi due mesi post operatori.

Dopo un mese si può tranquillamente tornare al lavoro.

COME SARA’ LA VISTA DOPO L’INTERVENTO?

Il recupero dipende dall’entità del danno (del distacco della retina) e della sua durata.

La ripresa e quindi la capacità visiva dopo l’intervento, sono variabili e dipende dalla macula (la sede visiva).

A livello statistico il 90% dei casi recupera la vista. In ogni caso è consigliabile rivolgersi a uno specialista, alla comparsa dei primi sintomi, poiché solo in questo caso è possibile valutare lo stato della retina e quali sono le opportunità del paziente per una corretta guarigione e per affrontare al meglio i possibili interventi.