Come formattare un hard disk

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Il pc è diventato inspiegabilmente lento? Le letture dal disco fisso risultano interminabili? Questi sono alcuni indizi che suggeriscono come sia arrivato il momento di procedere alla formattazione dell’hard disk. Soprattutto se si tratta di modelli con testina meccanica (quelli che producono il classico rumore più o meno accentuato in fase di scrittura/lettura), la formattazione è un’operazione che può riportare a nuova vita il proprio disco fisso.

Il motivo del rallentamento di un hard disk è essenzialmente il disordine nella memorizzazione dei dati nei cluster o un loro danneggiamento, con conseguente aumento dei tempi d’accesso alle informazioni. A volte è sufficiente procedere con una deframmentazione per riportate un ordine sufficiente, ma la formattazione è senza dubbio più efficace. L’operazione di per sé non ha nulla di particolarmente complicato ma è importante sapere che comporterà la cancellazione e perdita di tutti i dati memorizzati sul disco fisso (scegliendo la procedura veloce si potranno in parte recuperare). È una soluzione drastica da utilizzare come ultima spiaggia e dopo aver provveduto a creare una copia di backup dei dati più importanti.

Se dovete eseguire la formattazione di un disco fisso, la procedura è differente in base al sistema operativo. Di seguito andremo a spiegare la formattazione per pc Windows e computer Mac.

Se utilizzate un pc, come per esempio i notebook di ultima generazione riportati in questo articolo, l’operazione è veramente elementare: è sufficiente aprire Esplora Risorse, selezionare l’unità disco che si vuole formattare (tra quelle presenti nell’elenco) e cliccare con il tasto destro del mouse. A questo punto si apre un menu nel quale si deve selezionare la voce Formatta. L’operazione non parte immediatamente dovendo accedere ad un ulteriore finestra per impostare le opzioni di formattazione.

Quello che è possibile scegliere è il File System (è consigliabile lasciare l’impostazione predefinita NTFS), dare un nome all’unità nel campo Etichetta di volume, selezionare le dimensioni delle unità di allocazione (grandezza dei cluster) e spuntare la possibilità per una formattazione veloce. Se non si sa esattamente cosa siano le opzioni appena elencate, è consigliabile lasciare tutte le impostazioni di default così come escono senza fare nessuna modifica e cliccare direttamente sul pulsante di avvio. La tempistica della formattazione varia a secondo della capacità del disco fisso e della quantità di dati memorizzati.

Avendo spuntato la voce Formattazione veloce i tempi si riducono notevolmente, portando a termine l’operazione in pochi secondi. Tuttavia, non è una scelta consigliabile perché così facendo il disco non sarà controllato completamente e non verrà verificata la presenza di eventuali cluster danneggiati. In pratica si provvede solamente alla pulizia e cancellazione dei dati ma senza analizzare l’integrità strutturale. Questo comporta che al nuovo avvio potrebbero ripresentarsi gli stessi medesimi problemi. Se invece la formattazione viene effettuata con le normali tempistiche, gli eventuali cluster danneggiati sono segnalati e isolati.

Utilizzando un Mac è possibile formattare l’hard disk utilizzando il software di serie Utility Disco. Selezionando la cartella Altro del Launchpad e cliccando prima su Vai e successivamente su Applicazioni, si accede allo strumento. Una volta avviata l’utility si seleziona l’unità disco a sinistra e la voce Inizializza sulla barra in alto. A questo punto non rimane che scegliere il file system che si intende utilizzare, il nome da assegnare all’unità disco e procedere con la formattazione. Una barra di stato di colore blu indicherà l’avanzamento dell’operazione.

Anche in questo caso maggiore è la capienza e i dati memorizzati e maggiore sarà il tempo necessario per completare l’operazione. La tempistica è direttamente collegata al livello di sicurezza della formattazione, cioè al numero di volte che i dati vengono sovrascritti. Il sistema iOS permette di poter selezionare diversi gradi di sicurezza, partendo dal più basso indicato come Velocissimo, fino ad arrivare al massimo possibile definito Il più sicuro. Come per i sistemi Windows, anche in questo caso, una formattazione veloce non analizza la struttura fisica del disco e offre la possibilità di poter recuperare i dati cancellati. La formattazione più lunga e con alto livello di sicurezza, invece consegna un hard disk vergine e perfettamente controllato.

Formattare un disco fisso può essere il modo più rapido per ritornare ad avere un computer con adeguate prestazioni. Come abbiamo visto la decisione tra scegliere una formattazione lenta ma sicura e una veloce, è la sostanziale differenza tra il poter successivamente recuperare i dati cancellati oppure perderli per sempre. Il consiglio è quello di salvare ciò che più interessa e di procedere con una formattazione con ad alto livello di sicurezza, in modo d’avere la garanzia di un hard disk prestazionale e affidabile.