Cisti mucoide al dito della mano: tutto quello che devi sapere

cisti-mucoide

Che cos’è la cisti mucoide

La cisti mucoide è una piccola neoformazione sottocutanea di tipo benigno che compare sul dorso del dito a livello dell’articolazione interfalangea prossimale o più frequentemente distale e si sviluppa lateralmente al tendine estensore. Generalmente la cisti compare dopo i 40-50 anni, in associazione all’artrosi delle mani. A volte la comparsa della cisti è preceduta dalla comparsa sull’unghia di strie longitudinali, causate dalla compressione della cisti stessa, che provoca distrofia ungueale.

La cisti mucoide al dito della mano può comparire isolata o in associazione ai noduli di Heberden.

Come riconoscere la cisti mucoide

Spesso la cisti mucoide viene riconosciuta dal paziente solo quando la stessa ha raggiunto le dimensioni di circa 3-5 mm e la pelle che la ricopre è diventata molto sottile e arrossata. È generalmente in questa fase che ci si rivolge al medico per la diagnosi e il trattamento. Arrivati a questo punto la cisti si presenta molto dolente sia spontaneamente che se viene toccata o premuta. In questo caso anche la falange distale assume la deformità tipica delle mani colpite da artrosi.

Con una radiografia è possibile individuare l’eventuale presenza di becchi osteofitosici causa dei noduli di Heberden, che come detto sono un sintomo associato alla cisti mucoide; in questo caso è possibile osservare anche la deformità caratteristica che assume la falange distale quando viene colpita dall’artrosi.

Trattamento della cisti mucoide

Il trattamento per questa fastidiosa neoformazione è solo di tipo chirurgico e consiste nell’asportazione della cisti e dell’eventuale osteofita. L’intervento avviene in anestesia locale in regime di day-hospital e generalmente il paziente può riprendere immediatamente il movimento normale del dito.

Se la cute che ricopre la cisti è molto sofferente è necessario rimuoverla: in questi casi non sempre la successiva sutura risulta agevole e non di rado è necessario ricorrere ad un piccolo intervento di chirurgia plastica per ridurre la lesione. Questa piccola complicazione comporta anche l’utilizzo di una stecca per circa 2 settimane, per proteggere l’articolazione interfalangea distale.

Va comunque specificato che nei casi in cui sotto la cisti sia presente una situazione di artrosi, la stessa potrebbe ripresentarsi anche dopo l’asportazione chirurgica.