Le catene di trasmissione, sono un’invenzione pensata tanti secoli fa da Leonardo da Vinci, egli per la prima volta ne fece uno schizzo immortalando quello che poi divenne realtà nel XVIV secolo grazie all’invenzione della prima bicicletta, esse servono a rendere l’energia meccanica utilizzabile in diversi modi.
Quando parliamo di catene industriali, si parla molto spesso impieghi diversi dai veicoli comuni che possono essere motori o biciclette, ma che trasmettono il movimento secondo gli stessi principi della fisica e della meccanica. Per esempio, nella bicicletta è molto più semplice capirne il funzionamento: pedalando si dà forza alla catena che iniziando a girare provoca un’energia che viene direttamente trasmessa alla ruota attraverso il pacco pignoni, in questa maniera la bicicletta può avanzare senza l’uso necessario di un motore che necessiti carburante.
Esistono invece tutta una serie di ambiti industriali, di cui parliamo nella sezione del nostro sito dedicata ad imprese e lavoro, dove non è così facile desumere l’utilizzo ed il funzionamento delle catene. Vediamo ora nel dettaglio tipologie ed utilizzi di questo componente industriale.
Quali tipologie di catene di trasmissione esistono e come sono fatte?
In generale esistono due tipologie di catene: quella ad anelli e la catena di trasmissione articolata.
Quella ad anelli ha un tipo di funzionamento molto semplice rispetto alla seconda, infatti presenta una serie di anelli collegati fra loro e possono essere totalmente chiusi o quasi del tutto chiusi.
La seconda invece ha un meccanismo molto più complesso. Infatti, la catena di trasmissione della forza meccanica presenta numerose giunture per renderla tale; essa è scomponibile in vari pezzi e si suddivide in numerose categorie diverse a seconda della sua struttura e dell’impiego che ne viene fatto.
Non tutte le catene industriali articolate sono infatti uguali, esistono numerose tipologie che vengono molto spesso suddivise in base al funzionamento che avranno.
Una di queste tipologie è per esempio quella che viene utilizzata molto spesso per motori e biciclette la quale viene anche chiamata ‘catena articolata Galle’, essa funziona principalmente tramite l’unione di vari componenti che poi permettono una certa flessibilità di essa tramite lo scivolamento di questi rulli in un apposita ‘gabbia’ all’interno della quale scorreranno.
I principali utilizzi delle catene di trasmissione
Ovviamente questa catena di trasmissione, grazie alla sua natura, permette di essere utilizzata in numerosi ambiti. A parte le classiche catene ad anelli (che non hanno nulla a vedere con le catene di trasmissione), quelle più utilizzate e diffuse sono le catene industriali, di cui è possibile vederne un listato completo sul sito dubbini.it a questa pagina che elenca i vari tipi di catene per trasmissione esistenti in commercio.
I principali metodi di utilizzo delle catene di trasmissione sono per esempio quello all’interno delle gru dove vengono utilizzate per permettere il corretto sollevamento o abbassamento di oggetti proprio per la loro natura resistente. Il materiale con cui sono costruite è variabile: nonostante molto spesso siano realizzate in ferro, possono anche essere richieste in acciaio inox in quanto è un materiale molto duraturo specialmente quando si parla di condizioni meteo avverse.
Un altro dei possibili utilizzi di questi prodotti è quello all’interno dei motori, in questo caso usando catene con una grandezza maggiore rispetto a quelle classiche poiché sono molto spesso esposte e sono fondamentali per il corretto funzionamento del motore.
In ognuno di questi casi, la catena deve essere regolata, infatti deve avere una propria flessibilità in base all’ambito in cui viene inserita poiché una catena troppo flessibile potrebbe risultare inefficiente e una catena troppo rigida potrebbe rischiare di usurarsi precocemente o, ancora peggio, potrebbe spezzarsi del tutto; proprio per questo motivo queste catene devono essere periodicamente sottoposte a manutenzione, specialmente quando sono i meccanismi fondamentali di macchinari ed impianti di produzione.