Le ustioni rappresentano un grave danno alla pelle in quanto viene distrutto il tessuto cutaneo in proporzione alla gravità della bruciatura.
Se l’entità dell’ustione non è particolarmente grave l’organismo riesce solitamente a riparare se stesso in modo autonomo utilizzando gli annessi cutanei.
Se invece il danno è troppo grave in quanto l’ustione è troppo profonda o molto estesa è allora importante intervenire chirurgicamente per migliorare la situazione e rigenerare l’area cutanea danneggiata.
Sicuramente la tecnica maggiormente seguita in tal ambito è quella che prevede l’autotrapianto di pelle. In questo caso vengono ottenuti alcuni innesti dalla cute del paziente. Può però capitare che permanga una cicatrice più o meno grande nella zona dalla quale vengono prelevati questi innesti.
Nell’ultima quindicina di anni vengono molto utilizzati anche i rigeneratori dermici, i quali aiutano a ricostruire nel miglior modo possibile la cute danneggiata. In particolare riescono a dare resistenza, elasticità e qualità della pelle, tutte caratteristiche fondamentali ai fini di una buona ripresa del paziente.
Uno degli aspetti più importanti da valutare quando si tratta di ustioni è il recupero delle proprietà della pelle danneggiata. In questo caso bisogna effettuare una copertura che va a sostituire la cute ustionata. Tale copertura è definitiva o temporanea a seconda del caso e della gravità della situazione.
In particolare, in caso di danni meno gravi si opta per la copertura temporanea che serve per dare il tempo necessario all’organismo di rigenerare la pelle danneggiata. In caso, invece, di ustione molto grave è necessario scegliere la copertura definitiva la quale viene realizzata mediante l’uso di coltivazioni della pelle o rigeneratori dermici o, ancora, con l’autotrapianto.
Nel caso in cui l’ustione sia importante e talmente profonda da aver distrutto anche i residui di grasso e pelle lasciando scoperti osso e tendini, si può ricorrere alla chirurgia ricostruttiva classica oppure ai rigeneratori dermici.
Questi ultimi sono tipi di materiale che contribuiscono a ricreare uno strato di pelle simile a quello originale. Sono frutto di un’avanzata tecnologia di bioingegneria tissutale.
In caso di chirurgia classica si prelevano delle porzioni di tessuto che poi vengono applicate nelle aree danneggiate.
L’intero percorso di ricostruzione del derma dipende, sostanzialmente, dalla gravità dell’ustione e del danno.
Durante il processo è fondamentale curare le cicatrici in modo regolare e scrupoloso ed idratare tutta l’area interessata mediamente l’applicazione di creme specifiche che favoriscono la guarigione.
Nel caso in cui l’ustione sia molto grave è necessario seguire anche una terapia volta alla riabilitazione del paziente mediante la fisioterapia. In questo modo il paziente ustionato può, nel tempo, arrivare ad un discreto recupero sia da un punto di vista funzionale sia da un punto di vista fisico.