Cosa si intende per resezione vescicale transuretrale

resezione vescicale

La resezione vescicale transuretrale, o TURV, è un tipo di intervento chirurgico che avviene per endoscopia, che solitamente viene eseguito dopo una diagnosi di tumore alla vescica. Trattandosi di intervento chirurgico endoscopico, viene inserito uno strumento, il resettore (tubo metallico del diametro di circa otto-9 mm che presenta alla sua estremità una ansa metallica che con la corrente elettrica consente di tagliare piccoli pezzi di tessuto), nella vescica attraverso il meato uretrale, cioè l’apertura dell’uretra.

Questo tipo di intervento può essere eseguito in anestesia generale o in loco-regionali, cioè spinale o peridurale. Durante operazione viene asportato un pezzo di tessuto, poi inviato per ottenere un esame istologico. Dopo l’asportazione si procede con l’elettrocoagulazione della zona recisa, così da cauterizzare i vasi sanguigni e ridurre il rischio di sanguinamenti. Questo genere di interventi ha una durata variabile, in base alla dimensione o al numero delle neoformazioni; dunque può durare alcuni minuti o anche più di un’ora.

Il post intervento

Molto spesso nelle prime 24 ore successive all’intervento viene eseguito un lavaggio continuo della vescica con una soluzione fisiologica, che viene introdotta mediante catetere vescicale. Tale procedura pare riduca la formazione di coaguli di sangue all’interno della vescica. Tra il secondo e terzo giorno successivo all’operazione, il catetere viene rimosso e il paziente, salvo imprevisti, può essere dimesso.

Possibili complicazioni dovute all’intervento

Tra le varie possibili complicazioni successive all’operazione vi sono infezioni delle vie urinarie, perforazioni della vescica, lesioni uretrali, ritenzione urinaria, sindrome da riassorbimento (molto rara e dovuta al riassorbimento del liquido di lavaggio, che può portare anche a complicazioni gravi come edema polmonare, insufficienza renale ed edema cerebrale).

I tumori della vescica

Purtroppo il tumore alla vescica è un tipo di patologia che si riscontra frequentemente. Si possono distinguere due diversi gruppi di tumori che appartengono a questa categoria e possono essere superficiali o infiltranti. I tumori superficiali si diffondono solamente nei primi strati della parete della vescica, mentre quelli infiltranti possono crescere anche nelle parti più profonde dove si trova il tessuto muscolare vescicale.

Cosa fare quando viene diagnosticato un tumore alla vescica

Nel momento in cui si riceve una diagnosi di tumore vescicale, il passo successivo da compiere è senza dubbio quello dell’intervento endoscopico TURV.

Questo tipo di intervento serve per prima cosa a rimuovere il tumore in maniera totale, e successivamente stadiare il tumore cercando di identificare se si tratti di superficiale o infiltrante. Se si è in presenza di tumore vescicale superficiale, dopo la sua rimozione il paziente viene considerato guarito e vengono eseguite terapie mediche endovescicali per ridurre il rischio di recidive tumorali.

Quando invece si è in presenza di tumore infiltrante, il paziente dovrà essere sottoposto probabilmente ad un intervento chirurgico in cui avverrà una rimozione completa della vescica. In alcuni casi potrebbe essere necessario ripetere l’intervento di TURV a distanza di sole poche settimane, se ci si imbatte in neoplasie vescicali superficiali con infiltrazione dei tessuti sottoepiteliali o in neoplasie vescicali superficiali che presentano cellule maligne.