Come costituire un’associazione: guida passo dopo passo

Aprire un’associazione culturale, no profit o sportiva richiede molta attenzione, una certa esperienza e studio del settore e un percorso burocratico che aiuti a raggiungere il giusto obiettivo. Ma come costituire un’associazione? Lo scopriamo, passo dopo passo, in questa guida, che illustra in modo semplice ma esaustivo come costituire un’associazione senza scopo di lucro in modo corretto e senza incorrere in spiacevoli inconvenienti.

Guida alla costituzione di un’associazione

L’associazione è un ente formato da un insieme di persone che condividono uno specifico ideale.

Il primo passo per riuscire a fondare un’associazione senza scopo di lucro o no profit è quello di trovare sin da subito gli associati che sono disposti a partecipare attivamente a un progetto comune.

La costituzione di un ente no profit richiede un numero di persone che va da un minimo di tre fino a sette associati obbligatori a seconda della tipologia di associazione che si vuole aprire.

Naturalmente la scelta tra ente di volontariato, culturale, sportiva e così via, dipende dalla tipologia di attività che l’organizzazione vuole svolgere.

Lo scopo associativo e le attività dovranno essere anche riportati all’interno dei documenti costitutivi. Qui puoi trovare una guida più approfondita che spiega come costituire un’associazione senza problemi e quali sono i relativi costi.

Come aprire il giusto tipo di associazione?

La scelta della tipologia di ente che si desidera aprire si deve basare in base alla tipologia di progetto e attività che si desidera perseguire.

Aprire un’associazione che opera nel terzo settore, come previsto dal Decreto Legislativo del 3 luglio del 2017, numero 117 denominata Riforma del Terzo Settore.

Vede come queste associazioni debbano perseguire attività che sono senza scopo di lucro, che hanno finalità solidaristiche, civiche e una giusta utilità sociale.

Inoltre, bisogna iscriverle all’interno del Registro Unico Nazionale Terzo Settore che è operativo a partire da novembre del 2021.

Ecco le principali associazioni:

  • L’associazione culturale in genere è la forma più generica in quanto permette di svolgere diverse attività basta che queste siano legate a tutto ciò che viene considerato “cultura”. Quindi rientrano attività artistiche, letterarie, culinarie, turistiche e così via.
  • L’Associazione sportiva: questo ente è pensato per tutti coloro che voglio avviare un’attività di promozione e svolgimento di attività a livello non professionistico quali: aerobica, calcio, tennis, pallavolo, basket e così via.
  • Volontariato: questi sono enti dedicati ad attività che prevedono assistenza e cura delle persone bisognose.
  • ONLUS: per svolgere delle attività solidali in settori quali l’assistenza sanitaria, la beneficienza, l’istruzione e la ricerca scientifica.

Svolgendo la scelta della tipologia bisogna redigere l’atto costitutivo e lo statuto associativo. Questi documenti sono necessari per la costituzione all’interno dei quali i dati dei fondatori ha specificazione dello scopo, attività e regole sul funzionamento al suo interno.

Firme dei documenti e notaio

Per costituire l’associazione bisogna che si firmino i documenti che contengono lo statuto e anche l’atto costitutivo da parte di coloro che vogliono accedere all’ente ed esserne i fondatori. Questo permette all’ente di essere riconosciuto a livello formale dopo che i documenti sono depositati all’Agenzia delle Entrate con l’apposito modulo.

Il riconoscimento del notaio è un passaggio facoltativo che serve a separare il patrimonio dell’associazione da quello degli amministratori. In questo modo non si sarà responsabili in prima persona di eventuali debiti da parte dell’ente. Il riconoscimento non è obbligatorio ma si rende necessario ad esempio per riuscire ad accedere a dei finanziamenti pubblici.

Per acquisire la qualifica dell’associazione riconosciuta bisogna sottoscrivere tutti i documenti che prevedono la costituzione di un atto pubblico presso un notaio, inoltrando la domanda alla regione se l’organizzazione è di tipo locale oppure alla prefettura se questa agisce sul suolo italiano.

Il riconoscimento dell’associazione da parte di un notaio richiede un patrimonio minimo pari a 15 mila euro. In base alla regione è possibile che si richieda il possesso di un patrimonio superiore a questa cifra in base alla tipologia di ente.

Quanto costa aprire un’associazione?

I costi per aprire un’associazione cambiano a seconda della tipologia di attività che si sceglie di avviare.

I costi in linea generale prevedono una somma dedicata alla registrazione che è pari a 300 euro circa.

Bisogna poi considerare l’imposta di registro fissa che bisogna versare sempre per l’avvio della propria associazione e che richiede un totale di 200 euro oltre che l’acquisto di marche da bollo pari a 16 euro che si devono apporre su due copie sia dello statuto sia dell’atto costitutivo.

In base alla tipologia di associazione il costo complessivo per la registrazione è possibile essere più o meno alto. Inoltre, bisogna considerare, come già detto, che se si vuole anche il riconoscimento da parte di un notaio si dovrà versare in un conto apposito un patrimonio per l’associazione.

Il patrimonio dovrà essere di minimo 15 mila euro e si dovrà versare in un conto che sarà intestato all’associazione stessa.

Quindi, per un’associazione non riconosciuta dal notaio, i costi sono inferiori poco più di 500 euro in totale. Invece, il costo è molto più alto se si vuole riconoscere l’attività dinanzi a un notaio che oltre al patrimonio associativo, richiede anche il pagamento di un onorario.