Prima di partire con la suddivisione tra rigenerabili o non, facciamo un piccolo ripasso su cos’è l’atomizzatore e quale ruolo occupa nella sigaretta elettronica.
L’atomizzatore è la parte fondamentale della sigaretta elettronica (il cuore della sigaretta) senza di esso, non sarebbe possibile vaporizzare il liquido contenuto nella cartuccia (un altro componente della sigaretta). Trasformato in vapore, il liquido (l’aroma) contenuto nella cartuccia arriva nella bocca del fumatore attraverso un inalatore. Il liquido nel serbatoio può contenere aromi con o senza nicotina.
La divisione nelle due categorie che sono il focus di questo articolo può essere fatta solo dopo aver definito le due tipologie di tiro.
- Tiro da guancia (Mouth to Lung MTL) – il classico tiro a quello delle sigarette o delle pipe, un tiro chiuso, caratterizzato da poca aria in ingresso e quindi una poca produzione di vapore e di una buona resa aromatica ma definita. Consigliato a coloro che hanno un primo approccio con questo modo di svapare, e a chi piace una tirata meditativa.
- Tiro da polmone (Direct to Lung DTL) – conosciuto come “cloud chasing” e “flavor chasing” – questa tipologia di tiro ti permette di inalare una quantità maggiore di vapore ed è paragonabile a quello di un sigaro o meglio un narghilè; ci sarà una percezione aromatica esplosiva perché il vapore aromatizzato invaderà tutte le papille gustative.
Ora possiamo passare alla nostra divisione strutturale tra Atomizzatori rigenerabili e Non Rigenerabili, che a loro volta fanno parte della macrocategoria “cloud chasing e flavor chasing””.
Atomizzatori rigenerabili con tank
Per questa tipologia non è necessario acquistare delle resistenze prefatte bensì ti puoi divertire con il fai da te creandoti in questo modo una resistenza custom. Quello che ti occorre è del filo resistivo, del cotone qualche conoscenza sulle leggi della fisica e tanta pratica. Tra le migliore marche di atomizzatori per la tua sigaretta elettronica trovi Svoemesto, Oxygene Mods, Asylum Modz, DotMod inc, Hussar Vapes.
Atomizzatori rigenerabili da dripping
La particolarità di questi atomizzatori è quella di non avere un serbatoio per cui vengono aggiunte delle gocce di liquido direttamente sul cotone della coil, quindi dopo 4/5 tiri si deve aggiungere di nuovo del liquido, in assoluto il miglior sistema se si parla di resa aromatica.
Atomizzatori rigenerabili bottom feeder
Anche per questa tipologia la resistenza viene realizzata manualmente con del filo resistivo e del cotone. A differenza degli altri la modalità di alimentazione del liquido è diversa. Questa tipologia di atomizzatori prevede l’arrivo del liquido sul cotone mediante una tecnica detta “squonk” cioè la pressione della boccetta integrata nella box che contiene il liquido.
Atomizzatori non rigenerabili
La caratteristica di questi vaporizzatori è quella di concentrare in un’unica soluzione il tank (serbatoio) con il coil (resistenza) facilitando così l’operazione di sostituzione. Per questa tipologia il ciclo di vita di una resistenza è solitamente 30-40 ml di liquido svapato.
Questo fattore però può cambiare in base al tipo di liquido utilizzato, con liquidi prodotti per estrazione ad esempio i “tabacchi organici” la durata di una coil diminuisce del 30% a causa dei residui rilasciati sulla resistenza nel momento dell’evaporazione.
Per questo prolungare i tempi di vita di una coil farà si che la percezione aromatica diventi sempre meno gradevole in quanto più si continua più si creeranno incrostazioni sulla resistenza e peggiore sarà il sapore. Nella maggior parte dei casi il sapore percepito è più tostato, più affumicato o amaro.
Come hai avuto modo di vedere in questa piccola guida, la grossa differenza tra scegliere un vaporizzatore rigenerabile o non rigenerabile consiste nella possibilità di personalizzarlo (atomizzatori rigenerabili) in base alla tipologia di svapo. Invece chi cerca la comodità di avere a portata di mano un vaporizzatore non rigenerabile acquistabile con poco più di 2 € sceglie la seconda opzione.
