La manovre da provare per alleviare i sintomi della vertigine posizionale parossistica benigna

vertigine posizionale

Con un’incidenza pari a 64 persone su 100.000, la vertigine posizionale parossistica benigna presenta sintomi molto fastidiosi.

Si tratta di un disturbo che colpisce la parte interna dell’orecchio causando, così, una certa sensibilità ai movimenti che posizionano la testa in determinate posizioni.

La vertigine ha una durata solitamente inferiore al minuto e può essere talmente intensa da provocare nausea.

Questo disturbo è più frequente nelle donne rispetto agli uomini e colpisce prevalentemente la popolazione over 50.

Si pensa che la causa di questo disturbo sia da imputarsi allo scioglimento delle particelle che, solitamente, fluttuano all’interno del canale auricolare il quale ha il compito di regolare l’equilibrio dell’intero organismo.

Grazie ad alcune manovre, eseguite da professionisti abilitati, è possibile rimuovere queste particelle andando, quindi, a migliorare la condizione del paziente.

Una nuova tecnica, frutto di uno studio neurologico pubblicato dalla rivista dell’American Academy of Neurology, può aumentare la possibilità di liberarsi delle fastidiose vertigini molto più a lungo.

Per effettuare questo studio sono state selezionate 70 persone affette da questo disturbo ovvero che avevano sofferto di vertigini per un tempo totale medio di 8 settimane. Sono stati poi creati due gruppi a ciascuno dei quali è stata mostrata la manovra corretta da eseguire. Prima con il medico e poi da soli. Ad un gruppo è stata insegnata la manovra di Epley mentre all’altro la manovra di Semont.

Ai pazienti, poi, è stato chiesto di ripetere la manovra a casa per tre volte al giorno da eseguire ogni giorno fino al momento in cui non avrebbero più avuto sintomi per 24 ore.

Ad una settimana di distanza, il 95% del gruppo al quale era stata assegnata la manovra di Epley non ha mostrato alcun sintomo per il lasso di tempo richiesto, solo invece il 58% dei pazienti trattati con la manovra di Semont ha beneficiato di questa soluzione.

Per questo motivo i ricercatori hanno stabilito che la manovra di Epley è consigliata per i pazienti che non hanno benefici rilevanti e duraturi a seguito della prima manovra eseguita dal medico specializzato o dal terapista.

Dopo aver escluso, con l’aiuto del proprio medico, problemi di varia natura che possono portare alle vertigini, i pazienti che soffrono di vertigine posizionale parossistica benigna possono certamente trarre beneficio da questa manovra che può essere eseguita a casa in autonomia.

Ottima notizia quindi per chi soffre di questo disturbo in quanto è possibile proseguire una terapia efficace anche a casa, terapia che possa prolungare nel tempo i benefici della prima manovra eseguita dal professionista al quale ci si è rivolti.