Distributore automatico di caffè in comodato d’uso: conviene?

Il caffè, con il suo aroma inconfondibile, è sinonimo di risveglio, ricarica, pausa, compagnia, condivisione, ma anche riflessione e momento per se stessi. Amatissima dagli italiani, che la sanno fare a regola d’arte, la famosa bevanda è apprezzata in tutto il mondo, che sia calda o fredda, con zucchero o senza, lunga o ristretta, macchiata con il latte, con o senza schiuma. Il caffè è una costante delle nostre giornate, è una sferzata di energia alla nostra routine quotidiana.

Una volta, il caffè buono era solo quello del bar, quello espresso, quello dal profumo inebriante, oggi, incredibilmente, il caffè è altrettanto buono se è un distributore automatico a prepararcelo. Ebbene sì, anche nei posti più impensati, che non siano necessariamente i nostri luoghi di lavoro o le nostre case, non sarà difficile sorseggiare un ottimo caffè.

Il caffè si è adattato alle nostre esigenze, alla frenesia che scandisce le nostre giornate, ai nostri continui spostamenti. E allora entrano in gioco i distributori automatici di caffè e bevande calde  , che ci danno la possibilità di prenderci una pausa caffè, anche la più veloce, ai bordi di una strada o in attesa del treno: che sia di notte o alla prime ore del mattino, Il caffè sarà sempre “a portata di sorso”.

Ecco perché un distributore automatico di caffè in comodato d’uso è una mossa che adottano le più svariate aziende. Nei prossimi paragrafi andremo a vedere che cosa vuol dire comodato d’uso e cercheremo di valutare l’effettiva convenienza di questo servizio.

Che cosa vuol dire comodato d’uso?

Storicamente, il comodato d’uso gratuito è la base sulla quale si fonda la distribuzione di caffè e di distributori automatici, ma di preciso, in che cosa consiste? Il comodato d’uso consiste nel prendere un distributore automatico di caffè da una società per un determinato lasso di tempo ed utilizzarlo all’interno della propria azienda.

Manutenzione e rifornimento della macchina automatica è tutto interamente a spese della società che fornisce il prodotto. Al cliente, invece rimane il compito più bello, quello di bere tutto il caffè e venderlo ad un prezzo congruo, che viene stabilito al momento della stipula del contratto.

Per avere dei distributori automatici di caffè in comodato d’uso, non ci sono spese ed è tutto completamente gratuito, ma sicuramente al momento della stipula del contratto verranno delineate delle regole e delle norme che l’azienda dovrà seguire.

La prima regola che l’azienda che riceve la vending machine dovrà seguire è che il macchinario deve essere sempre tenuto con cura e non può essere ceduto per nessun motivo a terzi. Inoltre, non può essere utilizzata dal cliente con fini di lucro.

Un’altra clausola molto importante è che alla scadenza del contratto, la macchina deve essere riconsegnata al venditore nelle stesse condizioni alle quali era stata ceduta. Nel caso non venisse curato il prodotto o l’azienda che ne usufruisce recasse dei danni, il fornitore può chiedere la cessazione anticipata del contratto, con conseguente riconsegna del distributore e pagamento di eventuali danni.

Perché conviene il comodato d’uso?

Il comodato d’uso conviene alle aziende o agli uffici per svariati motivi e soprattutto perché tutte le spese di gestione sono a carico della società fornitrice. Questo contratto è valido e conveniente sia per il cliente, sia per il fornitore, infatti i vantaggi sono bilaterali.

Installazione del distributore automatico, rifornimento delle bevande, manutenzione del distributore e ritiro del distributore alla fine del contratto sono tutte procedure che spettano alla società fornitrice.

Questa opzione quindi è molto conveniente, perché per l’azienda o ufficio che riceve il distributore non resta che gustare il caffè.

La domanda principale a questo punto, però è: che cosa ci guadagna l’azienda fornitrice? Il gestore del distributore ci guadagna tramite i caffè consumati al prezzo pattuito all’inizio della stipula del contratto.

Nel caso in cui opti per l’erogazione gratuita del caffè, ti verrà consegnato un distributore che tiene conto dei prodotti erogati e quindi dovrai saldare direttamente mese per mese la somma di denaro.
La società richiedente quindi guadagna attraverso il consumo del caffè e questa procedura, rende il comodato d’uso una pratica vantaggiosa sia per il cliente che per il fornitore.

Chi può ottenere il comodato d’uso?

Essendo un contratto dove tutti i costi di gestione e manutenzione sono a carico della società fornitrice, non sempre è possibile ottenere un contratto per ricevere la propria macchina in comodato d’uso. Oltre al costo in sé del distributore, dobbiamo tenere conto che la società fornitrice ha a carico altri costi quali i trasporti, la manutenzione ordinaria e straordinaria e tutti i rifornimenti.

Come abbiamo già detto in precedenza, la società fornitrice, ha come unica fonte di guadagno il consumo di caffè, in base al numero di erogazioni che vengono effettuate.

Per questo motivo, non per tutte le aziende o per tutti gli uffici è possibile ottenere un distributore automatico di caffè in comodato d’uso. Se possiedi una piccola azienda con pochi dipendenti o un piccolo ufficio con poco personale, molto probabilmente non riuscirai ad ottenere una macchina di caffè in comodato d’uso, perché non converrebbe alla società fornitrice. Prima di stipulare il contratto, l’azienda che gestisce il tutto valuta bene e fa un prospetto di quali sarebbero i suoi costi e quali i suoi guadagni e molto probabilmente, se il cliente ha pochi dipendenti, non riuscire a rientrare con i costi. Se il prospetto dei caffè consumati e quindi il guadagno risultano inferiori a tutti i costi di gestione e manutenzione che deve affrontare la società fornitrice, essa non vorrà stipulare il contratto.

Per quanto riguarda un eventuale numero minimo di dipendenti che servono per stipulare un contratto per un distributore automatico in comodato d’uso, non esiste. Infatti, la decisione sull’eventuale stipulazione del contratto e la decisione della maggior parte delle condizioni e dei termini spettano al fornitore.